Come le gomme impattano sui costi di ricarica dell’auto elettrica
Se stai riflettendo sulla possibilità di passare ad un veicolo elettrico, sarai in cerca di informazioni su come gestire la tua auto e imparare a regolarti sulle modalità e i costi di ricarica.
Infatti, scegliere un veicolo elettrico è una scelta importante per la sostenibilità ambientale, ma può avere anche dei risvolti a livello economico. Se da un lato ci può essere un risparmio sul carburante con il costo della ricarica dell’auto elettrica, dall’altro ci sono alcuni costi da considerare, come l’impianto di ricarica domestico, la manutenzione o l’assicurazione, che richiede alcune clausole specifiche proprio per i veicoli elettrici.
Sapevi però che la scelta dei pneumatici per auto elettriche ha un forte impatto sul costo della ricarica?
Partiamo però dalle basi.
Costi di un’auto elettrica: tutto ciò che c’è da sapere
L’acquisto di un veicolo elettrico comporta dei costi non indifferenti in fase iniziale, considerando che il mercato automotive in questo settore è al momento in fermento. Sempre più automobilisti, infatti, stanno scegliendo di passare ad un EV, sia per i vantaggi legati alla mobilità e ai minori consumi, sia per quelli a livello economico.
Considerando i costi una tantum, soprattutto quelli della fase iniziale, ci sono:
1. Il valore dell’auto, che tendenzialmente aumenta quando si tratta di veicoli elettrici; infatti, la tecnologia ancora in evoluzione e le componenti elettroniche e delle batterie fanno lievitare il prezzo medio d’acquisto rispetto ai veicoli termici; questi però possono essere calmierati grazie a diversi incentivi all’acquisto di auto elettriche che supportano il compratore;
2. L’installazione di un impianto di ricarica domestico, che può richiedere lavori straordinari negli ambienti di casa; a questo si legano anche gli aumenti dei costi della bolletta elettrica, dal momento che le ricariche dell’auto impatteranno direttamente sulla corrente di casa.
Superati questi costi iniziali, però, i vantaggi sono numerosi, principalmente sul medio-lungo termine:
1. I risparmi sui costi di rifornimento, che a parità di condizioni possono arrivare anche fino al 30%;
2. I costi di manutenzione che possono diminuire, grazie al fatto che un veicolo elettrico ha meno componenti meccaniche soggette ad usura;
3. Le spese periodiche, come bollo auto o assicurazione, sono ridotti grazie alle recenti politiche che incentivano l’acquisto di veicoli elettrici; infatti, i proprietari di EV sono esentati dal pagamento del bollo auto per i primi 5 anni, mentre l’assicurazione auto può valere mediamente un risparmio fino al 30% sulla polizza RCA;
4. I “costi di viabilità”, come accessi a zone a traffico limitato o parcheggi a pagamento, sono più contenuti, dato che in alcune città i veicoli elettrici non hanno l’obbligo di pagare le strisce blu e possono accedere a zone altrimenti chiuse al traffico; un aspetto conveniente sia per i costi di parcheggio che di efficientamento dei tragitti.
Di conseguenza, a fronte di un investimento iniziale più oneroso, i benefici di un’auto elettrica si cominciano a percepire sul medio-lungo periodo, offrendo diversi vantaggi.
Costi di ricarica di un’auto elettrica: come efficientare le performance della tua auto con le gomme ideali
Tra i vantaggi di possedere un veicolo elettrico abbiamo menzionato i costi di ricarica; infatti, una ricarica tramite colonnina domestica o pubblica è tendenzialmente meno costosa di un rifornimento per un’auto termica.
E diventa importante usare pneumatici per auto elettriche per ottimizzare i vantaggi di un veicolo elettrico.
Naturalmente, l’impatto della ricarica di un’auto elettrica sui costi dipende da diversi fattori, come:
· L’utilizzo di gomme studiate per veicoli elettrici, appositamente progettati per migliorare la resistenza al rotolamento e ridurre consumi e rumorosità. Queste gomme permettono di aumentare la resa chilometrica della vettura, permettendoti di ridurre la frequenza delle ricariche. Di conseguenza, un minor numero di ricariche equivale a una minore spesa;
· Lo stato di usura del pneumatico, che dopo un elevato numero di chilometri può comportare maggiori consumi;
· Il costo generale dell’elettricità, che può oscillare;
· Lo stile di guida, che può implicare maggiori o minori consumi di energia ad ogni tragitto;
· La velocità di ricarica, dato che gli impianti domestici hanno tendenzialmente una potenza minore, mentre quelli pubblici mettono a disposizione tariffe dedicate in base ai KWh erogati;
· La condizione della batteria, che dopo anni di cicli di ricarica può perdere di efficienza.
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Quando e come ricaricare l’auto elettrica per gestire costi e performance
La gestione dell’autonomia dell’auto elettrica è un tema importante, soprattutto quando stai pianificando un viaggio lungo oppure verso destinazioni di mare o montagna.
Infatti, sebbene la copertura di colonnine di ricarica sia sempre più diffusa sul territorio, devi considerare di fare soste programmate contenere i costi di ricarica e non impreparato durante il viaggio.
Per mantenere in salute la batteria e gestire l’autonomia della tua auto, ecco alcune indicazioni essenziali:
· Mantieni la carica della batteria approssimativamente tra il 20% e l’80%, programmando soste per mantenere il livello di autonomia ottimale;
· Riserva le ricariche al 100% per i viaggi lunghi, per diminuire nel tempo l’usura della batteria;
· Preferisci le colonnine di ricarica lenta, per salvaguardare la tua batteria; considerando i piani tariffari dei fornitori, questo ti permetterà anche di risparmiare sui costi di ricarica alle colonnine pubbliche;
· Cerca di non esporre l’auto a temperature estreme, specialmente d’estate, o anche alle stesse colonnine a ricarica “veloce”, che comportano un aumento della temperatura.
Adottando questi piccoli accorgimenti, la salute della batteria sarà ottimizzata e si usurerà più lentamente; oltre ai vantaggi di manutenzione, anche i costi di ricarica per la tua auto elettrica saranno più contenuti.
Dove è meglio ricaricare l’auto elettrica per contenere i costi?
Come abbiamo visto, le colonnine per auto elettriche sono diffusi capillarmente sul territorio e ti permettono di ricaricare il tuo EV anche in luoghi pubblici, come i parcheggi di centri commerciali.
In queste condizioni, ciascun provider potrà disporre i costi di ricarica in modo autonomo, ma solitamente le tariffe si aggirano intorno ai 0,60-0,80€/KWh, a seconda che essa sia lenta o rapida; questi possono crescere se ti trovi in specifici luoghi, ad esempio in autostrada, dove il costo lievita ulteriormente. Alcuni distributori mettono a disposizione dell’utente anche abbonamenti per determinati periodi di tempo, per permetterti di risparmiare sul lungo periodo con tariffe agevolate.
D’altro canto, la spesa media per la ricarica domestica si attesta intorno ai 0,50€/KWh, tendenzialmente a bassa potenza. Sebbene richieda più tempo per completare un ciclo di rifornimento, è una scelta conservativa
Facciamo un esempio per valutare la convenienza: su percorso ipotetico di 100 chilometri, un’auto elettrica consuma mediamente 13,5 kWh, che in termini di costi di ricarica significa:
· Meno di 7€ tramite ricarica domestica;
· Poco più di 8€ ad una colonnina a ricarica lenta;
· Quasi 11€ ad un punto di ricarica rapida.
Questa differenza, a lungo termine, può comportare un risparmio considerevole sui costi di ricarica, specie con uno stile di guida moderato e mantenendo in salute la batteria.
Come risparmiare sui costi di ricarica dell’auto elettrica
Insomma, l’acquisto di un’auto elettrica può essere un investimento importante sul breve termine, che però con il passare degli anni è ammortizzato dai tanti vantaggi in termini di risparmio.
Ecco i nostri consigli e buone abitudini per ottimizzare al meglio l’autonomia della tua auto elettrica:
· Pianifica le ricariche, cercando di approfittare della ricarica domestica per risparmiare;
· Identifica le stazioni di ricarica più convenienti o gratis: alcune colonnine permettono di ricaricare l’auto a prezzi più bassi o gratuitamente; puoi usare app e siti web dedicati per trovarle e usufruirne comodamente;
· Prenditi cura della batteria, ottimizzando i cicli di ricarica e cercando di mantenere il livello di autonomia tra il 20% e l’80%; anche i check regolari di tagliando e revisione sono utili per tenere monitorato lo stato della batteria;
· Adotta uno stile di guida efficiente, cercando di mantenere una velocità costante durante i viaggi lunghi ed evitando frenate e accelerazioni brusche; in alcuni veicoli, puoi anche sfruttare la tecnologia di recupero di energia durante le decelerazioni.